Domenica 10 ottobre, stadio Lusetti di Castiglione delle Stiviere (Mn)
Ore 15:00

VI giornata di campionato serie D girone B

FC STERILGARDA CASTIGLIONE (4-3-3):
Iali, Ruffini, Mazzali, Sandrini, Ferretti, Ragnoli (dal 55’ Girometta), Bellomi, Manzoni, Luciani, Alji (dal 57’ Dibelli), Coccia (dall’82’ Zenocchini).

Altri a disposizione: Leonardi, Anesa, Morandi, Colosio.
Allenatore: sig. Giuseppe D’Innocenzi

SOLBIATESE (4-1-4-1):
Teseo, Napoli (dal 79’ Diotto), Viscomi, Tassoncini, Vita, Citterio, Schiavano, Lemma, Mosca, Caon, Pastore (dal 79’ Bonsignore).

Altri a disposizione: Capriolo, Cecconet, Pettinicchio, Pepe, Genovese.
Allenatore: sig. Roberto Lorenzini.

Arbitro: sig. Carrisi di Brindisi, coadiuvato dai sigg. Pavone e Fiorentini di Forlì.
Ammoniti: Mazzali, Ferretti e Coccia (FC St. Castiglione); Napoli e Vita (Solbiatese).
Angoli: 5 a 4 per lo Sterilgarda Castiglione.
Recupero: 0’ (I) e 2’ (II)
Spettatori 380 ca. compresa quota abbonati.
NOTE: ottima giornata di sole. Campo in perfetto condizioni. Osservato un minuto di silenzio, prima della gara, per le quattro vittime italiane in Afghanistan.
Presente in tribuna centrale il presidente del Parma calcio, sig. Tommaso Ghirardi.

Il commento di Ernesto Valerio:

“I fantasmi del passato determinano le paure del presente”: è descrivibile con questo semplice aforisma la sensazione che si respirava nell’intervallo tra i due tempi oggi al Lusetti, nell’ennesimo soleggiato pomeriggio castiglionese. Il risultato inchiodato, le immancabili occasioni da rete per i rossoblu finite alte sulla traversa, a lato o sul corpo di portiere e difensori avversari, davano da pensare e parlare ai tifosi rossoblu presenti allo stadio con la paura di trovarsi, a fine gara, con un “Vecomp bis”: 0 a 0 e tante recriminazioni per una partita i cui tre punti sembravano decisamente a portata di mano (e di piede, di testa, …) prima, durante e dopo il match.
Parlavamo di costanza e coerenza nelle ultime rubriche, e ce ne troviamo a parlare anche oggi, nostro malgrado, per la seconda partita in casa terminata senza reti. Se da un lato, il reparto arretrato conferma robustezza, affidabilità, compattezza e grande intercambiabilità di ruoli (ottimi Ruffini in posizione centrale e Manzoni sulla linea difensiva, nella parte finale della gara), dall’altro è da registrarsi negli almanacchi un nuovo pomeriggio di sterilità offensiva: nessuna squadra di questo girone, o di questa categoria (e sottolineiamo: nessuna), può permettersi di “regalare” agli avversari l’assenza, prolungata e praticamente contemporanea, del duo offensivo Pace – Girometta: quest’ultimo, entrato per poco più di mezz’ora, ha dimostrato ancora una volta l’importanza della sua presenza negli ultimi venti metri: se lo Sterilgarda ha sfiorato il gol con Bellomi (girata di poco alta, da pochissimi passi) e ha tenuto l’acceleratore premuto sulla difesa avversaria, lo si deve anche (se non soprattutto) al peso specifico che la punta rossoblu sa creare sugli avversari. Il solo Luciani lì davanti, per quanta esperienza, intelligenza tattica e tecnica possa metterci, si ritrova troppo isolato e con, letteralmente, le spalle al muro difensivo avversario, anche oggi trincerato con cinque uomini dietro la linea del centrocampo per buona parte della partita. Pace, invece, lo ritroveremo sul manto erboso domenica, nell’insidiosissima trasferta bergamasca di Ponte San Pietro.
Se il “fantasma” dello 0 a 0 ha determinato, anche quest’oggi, una “paura del presente”, possiamo fare affidamento e compattarci dietro la certezza che, per quanto possa creare timore la conferma dei propri errori, è solo di chi fa, di chi crea, di chi osa e di chi concretamente agisce, la possibilità dell’errore e con esso, il rimedio, la soluzione ed, infine, la vittoria. Solo chi è immobile non sbaglia mai, ma senza sbagliare non si potrà mai arrivare ad alcun risultato.
Forza Castiglione, non mollare mai.