DARFO BOARIO - STERILGARDACASTIGLIONE 2 - 2
Stadio Comunale di Darfo Boario Terme (Brescia), via Rigamonti 50
Domenica 28 novembre ’10 ore 14.30
Lega Nazionale Dilettanti girone B
13° giornata di Andata, campionato 2010/2011
U.S. DARFO BOARIO – FC STERILGARDA CASTIGLIONE 2-2
U.S. Darfo Boario:
Trilli, Guarnieri P. (dal 72’ Razzitti), Guagnetti, Tognassi, De Angeli, Zambelli (dal 60’ Fusar Bassini M.), Speziari (dal 50’ Salvi), Fusar Bassini A., Belleri, Moras, Cristofoli.
Altri a disposizione: Speroni, Inverandi, Comotti, Barbera.
Allenatore sig. Luciano De Paola.
FC Sterilgarda Castiglione:
Iali, Ruffini, Mazzali, Sandrini, Ferretti, Ragnoli, Manzoni, Zenocchini (dal 62’ Coccia), Girometta, Pace, Dibelli (dall’80’ Colosio).
Altri a disposizione: Viacava, Lonighi, Alji, Melis, Coppola.
Allenatore sig. Roberto Crotti
Arbitro la sig. na Vettorel di Latina, coadiuvata dai sigg. Speranza di Mortasa e Garganico di Como.
Ammoniti: Zambelli, Speziari, Fusar Bassini M. e Cristofoli (Darfo B.); Zenocchini e Ruffini (FC St. Cast.).
Espulso al 15’ Pace (FC St. Cast.) per fallo di reazione.
Recuperi: 2’ (I) e 4’ (II).
Angoli: 8 a 2 per il Darfo Boario.
Spettatori: 300ca.
NOTE: leggera pioggia, a tratti più insistente, per tutto il match. Campo in buone condizioni.
Il commento di Ernesto Valerio:
LA DIFESA DELLE TERMOPILI
E ce ne torniamo a casa con un punto, tanta pioggia nelle ossa (per la sesta domenica consecutiva) e la certezza di aver lottato come veri guerrieri, a difesa di un fortino assediato dalla più numerose truppe nemiche. Perché sì il calcio, in una domenica freddissima e grigia, con una pioggia leggera ma tagliente, con la superiorità numerica altrui per settantacinque minuti di gara, ti lascia andare a dormire, la sera, con un piccolo senso di eroismo in corpo: non è un volo pindarico della mente o una esagerazione del cuore, ma l’abbraccio collettivo dei giocatori in campo e dei tifosi in tribuna (numerosi anche oggi al seguito dei rossoblu nel ghiaccio di Darfo Boario) è la concreta sintesi di questa sensazione.
Un pomeriggio iniziato a dir poco bene, con la rete di Ruffini, caparbia e di fortuna (quest’ultima, ricordiamocelo, aiuta sempre e solo gli audaci: chi osa e chi fa!) e un possesso palla semplice ma efficace. Poi, il rosso diretto al faro dell’attacco castiglionese, Pace, al quarto d’ora di gioco. In dieci uomini, con l’avversario che, come una bestia ferita che vede indietreggiare il cacciatore che ha finito i colpi in canna, parte all’attacco. Il muro rossoblu, nelle scorse settimane trasformatosi in onda d’urto di successi, regge bene, cedendo solo a pochi minuti dalla fine: un errore di Iali dà il pareggio ai neroverdi bresciani. Il primo errore stagionale della nostra saracinesca, chiamato a gran voce dai Bulldogs a più riprese proprio dopo il gol: perché anche i supporters rossoblu sanno bene che l’errore è di chi fa, di chi prova, di chi compie: solo gli immobili non sbagliano mai. Bravi Bulldogs!
Si riparte, con un secondo tempo fotocopia del primo ma con un avversario che aggiunge la poca lucidità della stanchezza alla lotta in corso: “partita maschia” diventa un piacevole eufemismo. Andiamo di nuovo in vantaggio, con un colpo di biliardo di Sandrini: un giocatore che non tira mai indietro la gamba e il polmone, questa volta si concede il “lusso” di battere a rete da punizione, sfruttando l’unico anfratto lasciato libero da portiere e barriera. Un vantaggio nuovamente difeso con il cuore e la testa, aiutati dalla gambe e dal respiro. Ma arriva il pareggio, inesorabile e forse giusto “ai punti”, a dieci minuti dalla fine.
E ce ne torniamo a casa con un punto, dicevamo all’inizio. Un punto alla fine di un mese che ci vede imbattuti e con dieci punti in più nel paniere.
Ci aspetta ora un doppio appuntamento casalingo ravvicinato, contro Colognese e Villafranca: nella sequenza dei proverbi, ci eravamo fermati settimana scorsa al “quarto vien da sé”. Ripartiamo, dopo la battaglia di oggi, con un pugno sul cuore e l’orgoglio di chi sa di aver vinto una sfida impari ed importante, prestando ascolto alle parole di chi lotta insieme a noi: “ricordate questo giorno, uomini. Perché questo giorno è vostro e lo sarà per sempre”. Come i Persiani alle Termopili, che tanto bene ci sono stata narrati dall’epica prima e dalla cinematografia oggi.